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I primi tipi di muro che troviamo nella storia, sono i muri a secco. Nati dall’esigenza di delimitare il terreno di proprietà o con una funzione ben definita ( altari, luoghi sacri). il muro a secco corrisponde alla prima regola basica dell’architettura archeologica: usare i materiali presenti sul posto.

fig 1: tipico muretto a secco delimitatore di terreni nelle campagne

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le ( relativamente) piccole pietre che venivano usate potevano così essere spostate facilmente, vediamo il caso dei Trulli di Alberobello, abitazioni “provvisorie” di mezzadri che coltivavano la terra degli altri. In questo caso però la stabilità era assicurata dalla forma conica.

fig 2: la tipica forma conica del Trullo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche per le grandi costruzioni sacre o difensive venivano usate pietre di grandi dimensioni, a loro volta intagliate perfettamente ad incastro come per le piramidi i "nuraghi" della Sardegna, o le cosiddette “mura ciclopiche” di Segni (Colleferro), risalenti addirittura al mito pre-greco del popolo Pelasgico.

fig.3: Le mura ciclopiche di Segni tipiche della civiltà megalitica 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sempre facendo riferimento a questa regola quindi il primo legante connettivo usato per aumentare la stabilità e riempire spazi vuoti, fu il fango, alle volte aggiunto alla paglia spezzettata, materiale facilmente reperibile ovunque e specialmente in Mesopotamia, dove gli stessi mattoni erano in terra cruda, o il bitume come nelle costruzioni dell’antica Persia (altro materiale facilmente reperibile in quei luoghi).

fig.4: Lo zigurrat di Ur dove il legante usato, molto spesso era il bitume.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con i Romani e l’avvento del Laterizio cominciamo ad incontrare una mistura legante chiamata mortar composta di calce, sabbia e acqua, la nostra “calcina” la quale venne sostituita dal cemento, dalla presa più rapida e molto più resistente.

fig.5 : schema costruttivo dell'opus caementicium romano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Cemento si ottiene cuocendo pietra da calcina spezzettata e argilla fino ad ottenerne un mattone duro che a sua volta viene ridotto in polvere finissima , mischiato in vari modi e proporzioni da origine ai vari tipi di Malte ed infine al Calcestruzzo, composizioni dettagliate che potrete approfondire  negli utilissimi articoli che seguono.

I sigillanti e i mastici:

Al giorno d’oggi i giunti e le fessure, presenti durante la costruzione di un edificio, che il più delle volte avviene attraverso l’assembramento di pannelli prefabbricati e materiali sintetici o metallici, ha spinto la ricerca scientifica edile verso la scoperta di nuove generazioni di sigillanti e schiume auto espandibili .

sigillanti varifig.6: La gamma quasi infinita dei nuovi sigillanti in commercio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mentre prima era facile sapere che un mattone di terra si sarebbe perfettamente integrato con un legante di fango adesso per il personale edile specializzato e tanto più per il profano, è di massima importanza avere minime conoscenze chimiche per rifornirsi del sigillante più adatto al materiale che stiamo usando.
Vediamo perciò insieme attraverso immagini e semplici tabelle, cosa usare, quali materiali sono dannosi per la salute secondo l’edilizia ecologica e con quali altri è possibile sostituirli.

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