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Immaginate di aprire la finestra del vostro bell’attico e, invece di trovarsi di fronte ad una miriade sterminata di antenne condominiali e terrazze spoglie che ormai non usiamo nemmeno più per stendere i panni, respirare a pieni polmoni l’aria fresca proveniente da milioni di giardini pensili, ammirare le fioriture più svariate nei vari periodi dell’anno, sentire il cinguettio dei passeri farci compagnia e sapere di avere a disposizione un luogo magico e sicuro dove i nostri figli possano giocare.

Pausa pranzo in ufficio? Saliamo sul tetto verde dell’edificio a farci una corsetta salutare, o a berci un caffè seduti in panchina…

Babilonia ci insegna, prima che la Mesopotamia diventasse un deserto i suoi giardini a terrazze erano famosi nel mondo conosciuto di allora.

 

fig 1: Tetti erbosi d’Islanda

 

 

 

 

 

 

 

Un bel sogno direte, in alcuni paesi nordici questo stile di vita fa parte dell’architettura tradizionale. In Islanda, Irlanda, Norvegia, dove gli inverni sono freddi, lunghi, rigidi e ventosi , i Tetti verdi fanno parte del paesaggio campagnolo e questo significa che la protezione termica fornita da un manto erboso è notevole.

Quanto più dovremo farlo noi che abbiamo estati torride, soprattutto in città dove la maggior parte delle superfici sono impermeabilizzate con un pessimo effetto sul microclima, per fortuna che l’architettura contemporanea, seguendo i principi dell’edilizia ecologica, sta incamminandosi su questa strada a grandi passi, stimolando le grandi multinazionali a impegnarsi nella ricerca di nuove tecnologie che possano rendere fattibili questi, che fino ad ora, sembrano solo voli pindarici.

Qui sotto due esempi di creatività tecnologica contemporanea finalizzati alla creazione di Tetti verdi:

 fig.2: Progetto dell’architetto Boeri per EXPO di Milano 2015

 fig.3:Tappeto erboso in mattonelle auto irriganti della Toyota TM9

PROGETTAZIONE E CONSIGLI PRATICI:

La cosa più importante, quando si desidera un Tetto verde in fase di progettazione è dimensionare, insieme alla impresa edile specializzata, adeguatamente il Tetto a sopportare il peso desiderato. Differente è se vogliamo solo un manto erboso o anche delle piante di medio fusto, o addirittura alberi.

Così come nel caso di una ristrutturazione dobbiamo tener conto di questi fattori.

Si raccomanda per l’esecuzione comunque un impresa edile specializzata in Tetti verdi, ricordatevi che è come creare un acquario che sia autosufficiente come microclima.

Poi, devono essere prese in considerazione le condizioni climatiche locali ( vedere articolo: clima locale e scelta del terreno), anche se al momento sono in continua mutazione.

Ovviamente nei paesi dove la piovosità è più elevata non sarà necessario provvedere ad una irrigazione estiva che, secondo le logiche intuizioni dell’edilizia ecologica, al fine di evitare un uso eccessivo della già scarsa disponibilità d’acqua, dovrebbe essere un impianto di riciclo dell’acqua piovana (attraverso l’uso di cisterne di raccolta) o addirittura di depurazione e riutilizzo delle acque grigie.

Altro accorgimento importante, per le zone a scarsa piovosità, è di evitare i Tetti verdi inclinati , dove facilmente l’acqua piovana defluisce troppo rapidamente per poter evitare un ingiallimento del manto erboso nei periodi estivi.

Come impermeabilizzare un tetto verde?

Qui sotto vi proponiamo dei semplici schemi costruttivi per un Tetto verde, sia inclinato che piano (con inclinazione minima del 1,5-2%), calpestabile o non calpestabile, dove alle seguenti definizioni (seguite però sempre i consigli specifici dell’impresa edile specializzata in Tetti) associamo:

  •     Substrato di vegetazione: non usare normali terricci in commercio, possibilmente terricci con materiali vulcanici, pietra pomice o lava, che garantiscono anche nutrimento alla vegetazione.
  •     Strato filtrante: tessuti non tessuti (geotessili).
  •     Strato drenante: argilla espansa o altro materiale di leggerezza media, esiste anche un materiale plastico ovoidale, tra i molti brevettati in commercio, che ricorda un poco dei portauova, il quale  mantiene l’acqua per rilasciarla poi quando serve alla pianta.
  •     Strato protettivo: vernici primer per proteggere la guaina antiradice.
  •     Strato impermeabilizzante:  guaine bitumate antiradice di vario spessore,( vedere articolo Materiali impermeabilizzanti).
  •     Barriera al vapore: teli in polietilene di alta densità HPDE.

Conclusioni:

La normativa che riguarda i Tetti verdi e/o i giardini a terrazze è la DIN 4095, perciò controllate sempre che i vari materiali  usati nei vostri giardini pensili, siano a norma di legge.

Continuate ad inseguire questo sogno, non ve ne pentirete! Sarete forse i pionieri in Italia, ma vi assicuriamo che già esistono molte ottime imprese edili specializzate nel costruire i tetti verdi  e molte di loro, includono nel costo su richiesta, la successiva manutenzione dei giardini pensili ad un prezzo ragionevole.

Non solo l’edilizia ecologica ma la vostra stessa salute e energia ne sarà beneficiata, entrerete nel mondo dell’architettura d’avanguardia il che valorizzerà con certezza il vostro immobile sul mercato.

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