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Le Pietre nell’edilizia

Pietre naturali
 
Le pietre naturali usate nella costruzione dei muri portanti ai giorni nostri, sono quasi tutte pietre tufoidi, anticamente invece, dipendendo dalla zona geografica e dalla presenza delle cave, molti altri tipi di pietre erano considerate ottime anche per l’edilizia strutturale “popolare”e venivano normalmente usate nella loro forma rustica (non levigate) sotto forma di conci (pietre squadrate), dando origine a capolavori architettonici e a città quasi monocolori, vediamo l’esempio della pietra Leccese o della pietra di Noto (Sicilia).
 
Pur non essendo usate per i muri portanti, oggi sono comunque utilizzate, sia per il restauro di edifici storici, che sotto forma di lastre per rivestimenti murali e pavimentazioni e per la costruzione di muri esterni.
 
È da segnalare poi l’importanza del basalto nella Bioedilizia come materiale di basso costo, di facile integrazione ecologica, e molto comune in natura.
 
I marmi, al contrario delle più comuni pietre calcaree e arenarie, essendo più pregiati, sono ed erano anche allora più che altro usati come elementi decorativi, rivestimenti e pavimentazioni, data la loro particolare bellezza, costo della mano d’opera specializzata e del trasporto.
 
A seguire daremo una rapida occhiata ai tipi di pietre usate nell’edilizia tra le più conosciute in Italia, fornendo qualche caratteristica in più ai nostri affezionati sognatori di case:
  • Il Tufo
  • Il Peperino
  • La Pietra Sperone
  • La Pietra Leccese
  • La Pietra Serena
  • La Pietra della Lessinia
  • La Pietra di Apricena (Pietra di Trani)
  • La Pietraforte
  • La Pietra di Viggiù
  • La Trachite
  • Il Granito
  • La Pietra di Noto
  • La Pietra Arenaria
  • Il Basalto
  • Il Travertino
  • Il Porfido
  • Il Marmo

 

IL TUFO
 

Roccia di origine vulcanica magmatica è ancora la più comunemente usata in edilizia. Di media durezza, facilmente lavorabile anche se in alcune zone leggermente radioattivo. Ha il notevole pregio de essere notevolmente termoisolante. Abbiamo in Italia interi paesi costruiti sul, nel e col Tufo come ad esempio Calcata in provincia di Viterbo.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TUFI CAMPANI:

tra i quali troviamo il Tufo giallo napoletano (1) proveniente da Pozzuoli, Il Tufo verde d'ischia(2), il Tufo di Ercolano(3) dal colore bruno, il Tufo di Teano(4) (Caserta) grigio violaceo, e il Tufo grigio di Nocera(5).

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5)Tra questi tufi campani, nonostante la città di Napoli antica sia costruita quasi tutta in tufo giallo, il più resistente per muri portanti è il tufo grigio di Nocera, qui vediamo lo stemma della città di Nocera

TUFI LAZIALI:

un bel tufo laziale, come il Tufo di Sacrofano variegato simile al Peperino, il Tufo giallo della via Tiberina coriaceo e vetroso, Il Tufo di Riano grigio compatto, e il Tufo rosso di Gallese e altri dalle caratteristiche simili. I Tufi laziali sono più radioattivi di quelli campani.

fig.1                                                        fig. 2                                                    fig. 3

   

PEPERINO

Conosciuto fin dai tempi dell'antica Roma di colore classico grigio macchiettato ( lapis peperinus da piper , pepe),rosato (più raro) o avorio, è sempre della famiglia del  tufo , ossia è una roccia di origine vulcanica,magmatica , tipica della Provincia di Viterbo.

Al giorno d’oggi viene usato solo per zoccolature, fasce, scale, mentre anticamente fu usato addirittura per la realizzazione di Acquedotti e Cloache e Carceri ( carceri Mamertine) quindi molto resistente all’acqua e buono strutturalmente.

Qui sopra tre esempi di peperino trattato in lastre per pavimentazione o rivestimento

PIETRA SPERONE

La pietra Sperone è un altra pietra simile al tufo ma più scura chiamato dai Romani lapis Tusculanus, perchè proveniva per l’appunto dall’altura del Tuscolo nei Colli Albani . La cava più famosa è quella alle pendici del Monte Salomone, anche questa usata per muri portanti e strutturali nell’antichità creava un bellissimo contrasto con il bianco travertino romano
 
Qui sotto un bell’esempio del restauro del Teatro Marcello (Roma) con, a sinistra il travertino e a destra la pietra sperone, interessante nei suoi giochi di colore naturali.
 

PIETRA LECCESE

Pietra calcarea di origine salentina, dal colore rosato ambrato, conosciuta per la sua plasmabilità e facilità di lavorazione: estratta in forma di parallelepipedo
La città di Lecce appunto fu costruita usando questa pietra, il che la rende splendida con la luce del tramonto.

Questa pietra stranamente più passa il tempo e più si consolida, purtroppo è molto sensibile all'inquinamento atmosferico, e  anche ad un eventuale umidità di risalita,

Anticamente per renderla più impermeabile si usava impregnarla con il latte, il lattosio seccandosi all'interno delle porosità creava uno strato impermeabilizzante.

Attualmente la Pietra leccese è usata, dagli artigiani e scultori per la sua plasmabilità e duttilità,più che dai muratori. Omogenea, è piacevolmente vellutata al tocco.

 

PIETRA SERENA

Pietra arenaria grigia, tipica dell'architettura toscana, molto usata dal Brunelleschi, ormai proviene quasi tutta dalle cave di Fiorenzuola. Ha su di se dei puntini lucenti dovuti alla presenza di mica.

la pietra serena, si trova in commercio a grana grossa e a grana fina dipendendo dalla cava di provenienza, nonostante qualche eccezione, come la Galleria degli Uffizi a Firenze, è considerata una pietra molto sensibile all'azione degli agenti atmosferici, dopo poche decine di anni, quando inquinata dallo smog, comincia praticamente a esfoliarsi e a polverizzarsi, ma comunque è ottima per rivestimenti interni e in particolar modo per la pavimentazione, dovuto alla sua resistenza nella sua qualità “macigno”.
 
 

PIETRA DELLA LESSINIA ( pietra persichina)

la Lessinia è una regione situata tra la provincia di Verona, Vicenza e Trento.

La pietra della Lessinia è una pietra usata nei secoli , principalmente per gli esterni ( Arena di Verona), di origine calcarea marnosa( marmorea), in natura si presenta in strati separati da argilla, va dal rosa al rossastro fino al bianco-grigio, ed è molto bella da vedere.

Nella sua sezione latitudinale veniva separata in lastre per la costruzione dei tetti, con la pietra meno pregiata ci delimitavano i terreni. Veniva anche spesso usata per la pavimentazione dei marciapiedi.

 
Qui sotto la vediamo grezza (1) e trattata nel suo aspetto di marmo (2)
 
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PIETRA DI APRICENA ( pietra di Trani)

Nota per la sua resistenza e durata, è anche la pietra di Apricena, calcarea di origine sedimentaria (Marmorea). Proviene originalmente dal  Gargano ( Puglia) e il suo colore, tra il beige, l'avorio e il rosato acquista innumerevoli variazioni.
 
Essendo appunto resistente è ottima anche per pavimentazioni esterne, e muri di facciata nella sua versione rustica.
 

PIETRAFORTE

Altra pietra tipicamente toscana è la Pietraforte, pietra arenaria con cemento carbonatico, i monumenti fiorentini la conoscono bene, da Palazzo Pitti al Pontevecchio si puó dire che il suo colore marrone ocra- avana vivo è come una precisa garanzia di resistenza nei secoli.

La Pietraforte è  ottima per facciate a vista e carichi strutturali, ma purtroppo è sempre più rara.

Ha un carico di resistenza doppio a quello della pietra serena, e buona resistenza agli agenti atmosferici . Appena estratta ha un colore più grigio ferrigno per diventare poi tendente all’ocra.

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fig.1: pietraforte trattata.

fig.2: muro in pietraforte bocciardata.

 

PIETRA DI VIGGIU'(o pietra piombina)

Altra pietra calcarea arenaria di colore grigio paglierino, estratta in provincia di Varese, duttile allo scalpello ma ben resistente veniva usata più per decorazioni che per muri strutturali.
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fig.1: Pietra di Viggiù nella sua versione trattata
fig.2: Bellissimo muro decorato a contrasto in pietra di Viggiù

TRACHITE GRIGIA

 
 
Pietra magmatica di struttura cristallina, proviene dai Colli Euganei (Venezia)usata in passato per pavimentazioni di marciapiedi è resistente agli agenti atmosferici e duttile allo stesso tempo, di grande aderenza (non scivolosa ) se bocciardata (ossia tagliata rustica).
 
Può essere considerata una roccia mediamente pesante e con buona compattezza. Ha una modesta conducibilità termo-acustica e una discreta resistenza al fuoco.
 
La resistenza della Trachite alle sollecitazioni meccaniche risulta dieci volte più elevata rispetto ai tufi dell'Italia centro-meridionale e quasi tre volte rispetto al peperino laziale, materiale che più le assomiglia dal punto di vista genetico e strutturale.
La sua non trascurabile resistenza alla trazione dà ad essa una buona aderenza alla Malte.

Nella versione viola (2) è molto bella per pavimentazioni interne interrotta anche da altri marmi.

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GRANITO

È una roccia sempre di origine vulcanica ignea , intrusiva , ossia formatasi dopo un lento raffreddamento del magma, presenta cristalli, da qui il suo nome latino granum, ha una forte aderenza e resistenza , pensiamo che molte piramidi come molti templi dell’antica India furono costruiti in granito, pertanto è una pietra adatta a strutture ma che al giorno d’oggi viene usata quasi solo nell'arredamento e pavimentazioni, oltre ad essere resistente è anche facilmente lavorabile.
 
Ne esiste un ampia varietà di colori e si trova comunemente tagliato in molti modi, eccone alcuni:
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fig.1: Granito giallo veneziano
fig. 2: Granito grigio perla
fig. 3: Granito nero lucidato
fig. 4: Granito rosa bocciardato
 

PIETRA DI NOTO (sicilia)

Roccia sedimentaria a struttura calcarea, costituita prevalentemente da calcareniti bianco-giallastri.

Di facile lavorabilità, viene impiegata in architettura per la realizzazione di rivestimenti esterni ed interni, elementi decorativi e membrature portanti, colonne, archi, volte ed ultimamente anche nell' arredo urbano.
Larghissima diffusione della Pietra di Noto da taglio si ebbe dopo il terremoto del 1693 che colpì la Sicilia Orientale. Questo materiale presente nelle cave della zona, diventò protagonista della ricostruzione, caratterizzando e definendo con la sua colorazione giallo-dorata l’urbanistica e le architetture delle città ricostruite, tra le quali ad esempio il paese di Noto, classico esempio di barocco siciliano.
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fig. 1: pietra di Noto rustica
fig. 2: pietra di Noto trattata
 

PIETRA ARENARIA GIALLA (giuggiulena)

 
La Pietra Arenaria o pietra giuggiulena proveniente dalle cave in provincia di Siracusa e dalla Sardegna(Alghero) è una roccia sedimentaria costituita prevalentemente da sabbie gialle,con presenza di cristalli di quarzo, colore giallo che la distingue dall’altra pietra arenaria grigia (pietra serena).

 La pietra Arenaria è molto apprezzata per la caratteristica superficie densa di pori e multicolore che ne consente un utilizzo prevalente nel campo dell’arredamento e nel rivestimento di superfici interne  agli edifici non esposti a contatto con liquidi e per particolari tipi di pavimentazioni.

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fig.1:  Particolare di pietra arenaria
fig. 2: Pietra arenaria ( India) “arcobaleno”
fig. 3: Pietra arenaria dorata

La Pietra arenaria di recupero si trova anche in conci per il restauro o per la costruzione edile vera e propria

    Bancale di pietra arenaria di recupero

BASALTO

 
Il basalto è una Roccia effusiva di origine vulcanica, è la roccia più comune sulla faccia della terra, quindi da sempre molto usata. Esiste anche un progetto in atto dell’Enea per usare la fibra di basalto in sostituzione dell’acciaio nel cemento armato , è considerato un materiale ad alta efficienza nella Bioedilizia, sia per i costi competitivi che per il suo alto potenziale di integrazione.
È ottima sia per esterno ( tipici cubetti usati per la pavimentazione denominati “sanpietrini) che interno, quando è bagnato se liscio rimane un po’ scivoloso.
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fig.1:  Basalto rustico
fig.2:  Basalto liscio
fig.3:  Basalto nero sardo , occhio di pernice

TRAVERTINO

Pietra calcarea sedimentaria, abbastanza porosa, usata nell’edilizia romana fin dal primo secolo a.C., è resistente strutturalmente, ma purtroppo si è rivelata molto sensibile  all'inquinamento atmosferico, soprattutto alle polveri sottili, quindi allo smog.

Esiste in varie tonalità di colore dipendendo dagli ossidi che con il tempo ha incorporato. Le cave più famose sono vicino a Tivoli (Roma), ma anche in Toscana, Marche e Umbria. 

Si trova in commercio sotto forma di lastre, blocchi ecc; ultimi esempi di intere costruzioni in travertino le troviamo al quartiere romano dell’EUR (1930-40). Al giorno d’oggi viene usato per rivestimenti interni e rivestimenti esterni e pavimentazioni. È usato molto anche per la sua duttilità nella scultura (Fontana di Trevi).

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fig.1: Travertino Romano “oniciato”
fig. 2: Travertino rosato

PORFIDO

 
Altra roccia vulcanica effusiva, tra le più presenti sulla crosta terrestre. Anticamente esistevano qualità pregiate provenienti dall’Egitto.In Italia le cave si trovano nel Trentino e vicino Varese.
 
Il Porfido viene spesso utilizzato in esterni in quanto molto resistente alle variazioni di temperatura, e nelle pavimentazioni sotto forma di “sanpietrini”o “bolognini” che dir si voglia, perchè meno scivolosa del basalto.
 
Le qualità più pregiate sono la rossa e la viola, ma generalmente va dal marrone al grigio chiaro.
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fig.1: Porfido rosso lavorato
fig.2: Porfido viola della Val Camonica
fig.3: Porfido grigio a cubetti
 

MARMO

 
Il Marmo è una roccia sedimentaria, il suo nome viene dal greco e sta ad indicare una “pietra splendente”. Esistono infinite varietà di colore il che è dovuto alla differente cristallizzazione nei millenni e dal tipo di impurità presenti nella pietra (argilla, limo ecc ).
 
Data la sua preziosità viene usato principalmente nell’edilizia per rivestimenti interni e esterni e pavimentazioni sotto forma di lastre, e non come materiale edilizio strutturale. Tra l’altro è anche facilmente macchiabile da alcuni tipi di acido come il limone o l’aceto e ha bisogno di una certa manutenzione specializzata.
 
In Italia forse tra i più conosciuti è il marmo bianco di Carrara .
 
Qui sotto ne vediamo un esempio pregiato in una qualità che si chiama Calcata (o Calcatta) , con venature giallo chiaro (fig. 1), e un bellissimo pavimento realizzato con altri tipi di marmo lavorati a mosaico (fig.2).
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Noi di www.faidanoi.it ci auguriamo che, attraverso questa breve esposizione di Pietre naturali per l’edilizia siate invogliati a prenderle in considerazione come materiale alternativo per la costruzione, se tradizionalmente usato e presente nella zona dove avverrà il restauro o si erigerà la vostra casa. Come sosteniamo sempre, la mano d’opera locale, i muratori, i falegnami, marmisti, e scalpellini, sicuramente avranno un’esperienza consolidata nell’uso di questi materiali, per non parlare infine, della loro bellezza e integrazione con il paesaggio circostante.
 
Ci scusiamo inoltre se qualche tipo di pietra locale, sicuramente adatta all’uso edilizio, ci è sfuggita involontariamente in questo viaggio per le cave italiane di pietre tradizionali, sarà nostra premura rimediare con piacere partendo dalle Vostre preziose segnalazioni.
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