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A questo punto, siamo già con la ruspa sul nostro terreno pronta a mettersi in moto, vediamo un po’ se riusciamo a seguire i concetti e a farci un’idea generale su un argomento così importante come le Fondazioni della nostra casa.

Per quanto riguarda la tipologia del terreno più adatto possiamo consultare l’articolo già pubblicato: Clima locale e scelta del terreno.  A questo punto siamo già un bel passo avanti, dopo aver fatto progettare e dimensionare da un ingegnere le fondamenta o fondazioni che dir si voglia, della casa adatta alle nostre esigenze, dobbiamo innanzitutto capire l’importanza e il funzionamento di buone Fondazioni.

Le Fondazioni hanno la funzione di distribuire il peso della costruzione sul sottofondo e fare in modo che qualsiasi assestamento spontaneo irregolare dello stesso, non influisca sulla casa.

Abbiamo deciso che il progetto sia comprensivo anche di uno scantinato o piano interrato. Questo può essere utile, oltre che per le finalità di nostro interesse ( cantina, sala hobby, deposito ecc), anche per proteggere le nostre fondazioni dal gelo dei mesi invernali. È importante sapere infatti,  che il gelo attraverso il processo di erosione del sottofondo, può causare problemi alle fondamenta della nostra casa.

Esse sono l’inizio di qualsiasi lavoro di costruzione anche, come nel nostro caso, quando abbiamo deciso di costruirci uno scantinato o un piano interrato. I lavori cominciano quindi con lo sbancamento del terreno o meglio con l’asportazione della terra fertile (humus) dalla superficie necessaria alle fondamenta.

Sbancamento del terreno – terra fertile:

Lo spessore dello strato di terra fertile può variare dai 10 ai 40 cm. La terra fertile (humus) è estremamente preziosa e servirà, dopo aver ultimato i lavori di costruzione per la sistemazione del giardino e dell’orto, il nostro sogno di verde e natura. Per questo non si dovrebbe mischiare con la terra sterile, ma è doveroso accumularla da un lato del terreno dove non possa dar fastidio al futuro svolgimento dei lavori edili.

Questi cumuli di terra non dovrebbero superare gli 1-2 m di altezza, in caso contrario, la scarsa ventilazione e la pressione renderanno questa terra sterile. Quando poi questa, dovrà rimanere depositata per più di tre mesi, sarà bene coprirla con zolle d’erba sempre per proteggerne le proprietà.

Sbancamento del terreno – terra sterile:

Anche il materiale e la terra sterile dovranno essere depositati sul terreno, teniamo presente che serviranno per futuri rinterri e per la modellazione del terreno stesso. Sappiamo bene, e questo non è solo un concetto che riguarda la Bioedilizia, che qualsiasi trasporto alla discarica è costoso e da evitare anche da un punto di vista “ambientale”.

Dobbiamo quindi premunirci e mettere in chiaro con l’architetto progettista, che si dovrà occupare anche della sistemazione futura degli esterni e trovare anticipatamente una soluzione che permetta l’impiego di tutto il materiale risultante dallo scavo.

Qui sotto, due esempi di riutilizzo della terra scavata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vari tipi di Fondazioni:

Al giorno d’oggi, dopo che la ruspa ha scavato la terra fino al piano di posa, si costruiscono le Fondazioni all’aperto con l’ausilio di casseforme edili (o casseri), di solito vengono costruite usando il Calcestruzzo ( conglomerato cementizio) armato e in caso di terreno solido si può anche rinunciare all’armatura in ferro (tondini o rete elettrosaldata), bisogna considerare però che l’armatura in ferro con barre d’acciaio o con reti elettrosaldate permette di ridurre poi lo spessore del muro di fondazione a 20-25 cm e può prevenire la formazione di crepe e fessure.

Esistono vari tipi di Fondazioni:
 

Fondazioni dirette:

tra queste, la Fondazione continua che è la più comune e della quale stiamo parlando, la Fondazione a Trave rovescia e la Fondazione a plinto: Una variante della Fondazione a trave rovescia è la Fondazione a platea (anche detta piastra di fondazione) ottima quando il terreno è a rischio di cedimenti differenziati come nel caso di zone sismiche.

 

 Qui sotto due esempi di fondazioni dirette

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fondazioni indirette:

si usa in terreni particolari, che non sopportano il carico della struttura, o dove c’è il forte rischio di cedimenti, il più comune e storicamente conosciuto è il sistema usato nelle fondazioni di Venezia, con pali di legno con punta rinforzata conficcati nel terreno attraverso un battipalo. Ovviamente al giorno d’oggi si usano anche pali in calcestruzzo e altri materiali.

 

esempio di fondazione indiretta su pali di calcestruzzo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONSIGLI:
Sempre raccomandare, l’uso di un calcestruzzo di buona composizione (cemento+acqua+inerti lavici) e sincerarsi con i muratori, che realmente lo sia, che l’acqua usata sia una buona acqua, meglio se potabile, priva di humus, limo e altre sostanze inquinanti, e che i materiali inerti siano puliti, questo migliora la resistenza e la compattezza, oltre che la durabilità.

In ogni caso però è buona norma che venga inserito nelle fondazioni perimetrali un nastro d’acciaio, funzionante da dispersore, il quale poi funzionerà anche come messa a terra una volta collegataci la rete elettrica e gli altri elementi ferrei dell’impianto termoidraulico. In questo modo si eviteranno le correnti vaganti e si ridurrà notevolmente l’intensità dei campi elettrici che si formano intorno alla rete elettrica.

Drenaggio perimetrale delle Fondazioni:

Sappiamo per esperienza, specialmente quelli che come me sono stati per anni assidui campeggiatori, che una volta piantata la tenda, ci si deve armare di pala e buona volontà e scavare i canali di scolo per l’acqua, che nell’ambito edile si chiamano tubi di drenaggio.

L’acqua si accumula attorno e sotto la casa, e accumulandosi genera una pressione contro i muri e i pavimenti. Il ristagno di quest’acqua per l’appunto può essere evitato collocando canali di scolo ( tubi di drenaggio-forati) in lieve pendenza e collocati su di un letto di materiale poco capillare, tipo il pietrisco di calcare, questi tubi hanno lo scopo di raccogliere e convogliare l’acqua superficiale (acqua piovana).

È bene collocare il pietrisco di calcare anche a riempimento dello spazio rimanente tra il muro e il terreno, nelle fondazioni vere e proprie, questo a sua volta aiuta ulteriormente l’acqua piovana a percolare fino ai tubi di drenaggio.

Sul punto più elevato della struttura drenante, conviene installare un tubo verticale, che consente una facile sciacquatura in caso d’intasamento.

 

Nel disegno accanto, uno schema sulla sistemazione ottimale dei tubi di drenaggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dato che sin dall’inizio abbiamo ipotizzato l’idea dell’inserimento nel nostro progetto di uno scantinato, abbordiamo l’argomento, leggendo il prossimo articolo:
 

Lo Scantinato – la dispensa per cibo e il locale per il “fai da te”.

Qui troveremo, oltre alle idee sulla funzionalità di uno spazio che non interfere sulla volumetria della casa , schemi preziosi, semplici e facilmente consultabili, su come costruire i muri perimetrali più adatti ad un locale seminterrato o interrato.

Vediamoli insieme, basta un click!

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