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Che senso ha parlare di Bioedilizia al giorno d’oggi

 

Siamo di fronte al vecchio dilemma:”Spendo adesso per risparmiare poi?”

“Ho un terreno proprio carino, vorrei costruirmi una casa…Ho un po’ di soldi da parte vorrei comprarmi un appartamento…” Situazioni semplici, più o meno quotidiane, per noi, per i nostri amici, gli amici degli amici, e poi subito dopo: “ Ma che cosa ne pensi dei pannelli solari? Ci sono tutti questi incentivi…sarà che vale la pena?”, “devo chiamare un idraulico, mi ha chiesto una cifra enorme per un nuovo sistema di riscaldamento…lo conosci? Come funziona?”

Davanti a una ristrutturazione poi rimaniamo il più delle volte letteralmente inebetiti. Tante cose “nuove”, responsabilità di scelte continue e quotidiane. Vogliamo tentare di mettere un po’ d’ordine? O per lo meno di capirci un poco di più? Così la prossima volta che chiameremo l’architetto, il muratore, l’elettricista, il falegname potremo dirgli :”Voglio così e così . Questo metodo mi ha convinto. Questo materiale nel tempo mi durerà sicuramente più di quest’altro”.

Sappiamo che i più grandi ostacoli al progredire dell’edilizia ecologicamente corretta, al giorno d’oggi sono principalmente due:

  1. La riluttanza dei progettisti e della manovalanza in generale a perseguire nuove vie, nonostante la coscienza ecologica stia facendo timidamente capolino anche tra gli operatori edili e non si offendano per favore quelli che da anni lottano, propongono, e studiano la bioedilizia. Purtroppo bisogna dire che una corresponsabilità in questo senso sta anche nei comodi ma rigidi programmi di calcolo computerizzati, molto amati perché fanno risparmiare il tempo e sono definiti “sicuri”, ma questo è un discorso a parte…
  2. La resistenza psicologica del potenziale committente, quando gli vengono proposti i pregi e i vantaggi di una casa più ecologica, energeticamente efficiente, ma dal costo iniziale più caro rispetto ad una normale. Magari quello stesso cliente la settimana dopo si compra un SUV da 50 mila euro senza battere ciglio, e soprattutto pensando di aver fatto un buon affare a livello di consumo energetico.

Per fortuna oggi molti Italiani sanno che il settore edilizio da solo, consuma circa il 40% delle risorse naturali, ed è uno dei maggiori consumatori di combustibili fossili, (e lo sappiamo perché lo paghiamo caro!). Circa il 50% dell’energia prodotta da questi combustibili viene utilizzata per la climatizzazione degli edifici. Sappiamo che in molti edifici recentemente costruiti si verificano strani sintomi di malessere, sintomi causati da un insufficiente areazione degli ambienti chiusi, viene chiamata “sindrome abitativa”, ed è causata dalla troppa concentrazione di composti organici e volatili presenti nei materiali da costruzione e da arredamento.

Molte sono le cose che piano piano stiamo conoscendo, dobbiamo renderci conto che ancora nella fase di progettazione dei lavori, siano essi una semplice ristrutturazione o una costruzione vera e propria dobbiamo conoscere bene i materiali edili che useremo, per esempio se sono riciclabili o no, la loro qualità che non sempre dipende dal prezzo, dobbiamo sapere se il disboscamento o lo spianamento del terreno che pensiamo necessario, influirà o no sull’ambiente circostante ecc. ecc.

Sicuramente non vogliamo ritrovarci tra qualche anno davanti all’idraulico che ci dice : “Signore mio, lei ha voluto risparmiare con un impianto scadente e adesso paga”, quando poi non si creano problemi ancora più gravi di sicurezza per noi e i nostri cari. Edilizia ecologica, non significa dover rinunciare a qualcosa e pagare di più, pensiamo invece che significhi più qualità, degli ambienti costruiti e parlando globalmente, più qualità dell’abitare.

Obiettivi sintetizzati:

Vogliamo perciò, per cominciare, definire le basi di quello che intendiamo con la parola Bioedilizia, di modo che sia i committenti delle opere, che gli operatori edili quali i muratori, falegnami, elettricisti, architetti o progettisti che siano, consultando questo spazio e leggendo i nostri articoli possano dire : “nel mio campo, nel mio piccolo, sto lavorando con un edilizia ecologicamente corretta” e, anche se non risolveremo i gravi problemi del degrado ambientale di questo pianeta, sapremo che stiamo contribuendo al cammino che inevitabilmente porterà alla sua applicazione su scala globale.

Gli 11 principi generali dell’edilizia ecologica:

  1.  È importante che si valutino seriamente i fabbisogni al fine di usare il territorio in modo razionale.
  2.  Fare un progetto, tenendo conto del clima locale e dello sfruttamento dell’energia solare.
  3.  Tentare di usare il più possibile fonti energetiche rinnovabili e limitare il consumo di quelle non rinnovabili.
  4.  Non essere causa di emissioni dannose per l’ambiente (gas,rifiuti,acque di scarico,fumi..)
  5.  Considerare l’acqua come un bene prezioso, riducendone gli sprechi e garantendone uno smaltimento sicuro

  6.  Costruire case o edifici di alta qualità, che siano durevoli, salubri e sicuri anche in caso di calamità naturali
  7.  Tenere in conto la salute dei lavoratori e degli abitanti.
  8.  Utilizzare il più possibile materiali locali, riciclabili e ottenuti da materie prime rigenerabili

  9.  Per quanto riguarda i nuovi materiali e nuove tecnologie di cui ancora non si conoscono i comportamenti a lungo termine, devono essere usati in modo appropriato dagli addetti ai lavori e il più possibile studiati e analizzati prima dell’uso ( con questo si intende non si lasciar trasportare dalle mode, usando i nuovi materiali irresponsabilmente ovunque)
  10.  Anche e soprattutto nel cantiere, gestire ecologicamente i rifiuti dei materiali da costruzione.
  11.  Rispettare il paesaggio, la vegetazione, la fauna , ecc.

In pratica ciò che le persone, come gli addetti ai lavori, i semplici cittadini o i consumatori in definitiva devono sviluppare è il senso della qualità di quello che si è costruito, che sempre deve includere la qualità ambientale.
 

L’eredità più importante e duratura che la nostra generazione deve lasciare alla prossima, non è solo e semplicemente un miglior patrimonio edilizio ma una nuova etica del costruire, che riconosca il profondo rapporto che esiste tra l’ambiente costruito e l’ambiente naturale.

 

Per aprirvi alla lettura dell’argomento Bioedilizia vi abbiamo preparato degli accessi facili e interattivi.

Sotto questa stessa voce: “Bioedilizia” troverete a seguire i seguenti argomenti:

Valutazione dei fabbisogni

Clima locale e scelta del terreno

Fonti energetiche rinnovabili e limitazioni dei consumi

Quali sono e come evitare le emissioni dannose

Acqua, usiamola bene!

Sicurezza e salubrità per chi vive e lavora.

Materiali locali e riciclabili, scopriamone alcuni!

Informiamoci sulle nuove tecnologie.

Gestire ecologicamente il cantiere.

Rispettiamo ciò che ci circonda.
 

Se invece volete informazioni più dettagliate, nello stesso modo, potete consultare anche le categorie:

 I Materiali (dove analizzeremo a fondo i materiali usabili uno per uno)

Costruire in pratica ( consigli pratici, il "fai da te" dell'edilizia, case in legno, in paglia, e tante interessanti tecniche costruttive  )

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