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Come si ottiene

Con la fibra di cocco anticamente si producevano zerbini e stuoie, ma da un pò di tempo a questa parte sono state scoperte le sue buone caratteristiche termoisolanti, e sempre più spesso viene consigliato dalle ditte di ristrutturazione edilizia, nella sua forma di materassini e pannelli termoisolanti utilizzabili soprattutto nelle costruzioni di legno.

Le fibre di cocco vengono per lo più importate dall’India e dall’Indonesia, e sono ottenute dai mesocarpi delle noci di cocco. Dopo una prima eliminazione delle sostanze putrescibili, dove vengono lasciate in ammollo per 5-6 mesi, la fibra di cocco rimanente viene poi lavata, asciugata e successivamente cardata.

 In seguito viene selezionata per i diversi tipi di uso, quella destinata a diventare un materassino o un pannello isolante termo-acustico viene trattata con solfato d’ammonio che la rendono ignifuga (resistente al fuoco), questa sostanza è ritenuta innocua per la salute.

Come e dove si usa

La lavorazione ai fini edili della fibra di cocco, sia in forma di materassini termoisolanti sia come pannelli isolanti termo-acustici è estremamente facile e non lascia residui pericolosi anche se è vivamente consigliato l’uso di mascherine di protezione durante la fase di taglio e di applicazione.

La fibra di cocco viene di solito usata dalle ditte di ristrutturazione edilizia per isolare:

Sconsigliamo vivamente l’uso di prodotti di fibra di cocco abbinati a fibre bituminate.

Pro e Contro secondo l’edilizia ecologica

Questa volta gradirei cominciare con i “Contro” dal punto di vista dell’edilizia ecologica, che sono pochi a dire la verità ma rientrano in principi molto importanti a mio vedere come il fatto che; l’energia usata per il trasporto del materiale  (da Oriente e Estremo Oriente) forse non compensa ecologicamente e quantitativamente il risparmio energetico ottenuto. Devo a proposito onestamente dire, che il materiale è leggero e che quindi un solo trasporto quando ben imballato, può coprire grandi metrature.

Secondo punto a sfavore, ed è anche l’ultimo, è quello che riguarda lo sfruttamento di una forza lavoro infantile e mal tutelata. Ricordo bene nell’isola di Sri Lanka, chi e per quanto lavoravano nella produzione delle fibre di cocco, sinceramente sarei più felice se sapessi che i muri della mia casa sono cosi meravigliosamente isolati da pannelli isolanti termoacustici in fibre di cocco naturali e certificati dal Commercio Solidale.

Passiamo, fatta questa premessa, ai numerosi pregi della fibra di cocco:

  •     Resistente all’umidità
  •     Inodore
  •     Inattaccabile da insetti e roditori
  •     Quando brucia non emette particolari gas nocivi
  •     Riciclabile, smaltibile in discariche comuni (viene usato anche per il compostaggio)
  •     Ottime prestazioni come isolante termoacustico
  •     Facilmente lavorabile

Vi consigliamo comunque al momento di scegliere il materiale termoisolante più adatto alle vostre esigenze (in questo caso la fibra di cocco), di richiedere alla ditta di ristrutturazioni edili che sta lavorando per voi, una scheda tecnica dove si attesti la purezza del materiale e la densità, il tipo di trattamento ignifugo, e confrontarla secondo tabelle.

 

Rotolo di fibra di cocco

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