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Tetti in rame

 

Parlando di copertura di tetti, perché non unire l’utile al bello e al rapido?
Le qualità, sembra che il tetto a lastre di rame le possieda tutte, persino quella di essere inserito probabilmente (quando legato alla produzione dell’acqua calda) con le specifiche indicate dalle normative vigenti per l’ottenimento degli incentivi statali.
 
L’estetica e la durabilità del tetto a lastre di rame la conosciamo tutti, basta vedere i nuovi esempi di architettura contemporanea o i vecchi tetti di rame ormai verdi di patina naturale che fanno un bel contrasto con i tradizionali mattoni rossi nelle città del Nord Europa. Il Rame sappiamo, può cambiare colore, dall’oro brillante passa al rosso, al marrone e infine al verde veronese, ma la patina non intacca la sua qualità, le sue lastre sono praticamente indistruttibili per decenni. Esistono comunque anche lastre di rame trattate in modo antichizzato che mantengono il caldo colore della patina intermedia del tempo senza cambiare.
 
La duttilità delle lastre di rame permette infine una grande creatività e il poter esprimere forme arrotondate e circolari o al contrario appuntite. Si può quindi con certezza affermare, che nonostante il costo iniziale del tetto di rame superiore ai tetti tradizionali, ci si ripagherà risparmiando a corta distanza, soprattutto se decidiamo di usare una copertura di rame che possiede integrata, una superficie captante che sfrutta la radiazione del sole per la produzione di acqua calda, sia per uso sanitario che alimentare ed infine alimenta anche un impianto di riscaldamento a pannelli radianti.
 
Quindi i vantaggi dei Tetti di rame possono essere:
  •         La leggerezza: anche considerando la struttura portante il suo peso complessivo è 10 volte minore di un tetto tradizionale.
  •         La facilità con la quale si fissa: essendo le lastre di grandi dimensioni, agevolano la messa in opera e la rapidità di montaggio.
  •         L’elasticità: il rame per i tetti non è un materiale “fragile”.
  •         La sua riciclabilità.

     

Tetti in Rame con pannelli radianti

 
Nel campo della produzione di energia che usa il calore solare proveniente dal Tetto la ricerca e la scoperta  di nuovi materiali è diciamo quasi continua, per quanto riguarda la produzione di energia elettrica siamo ancora un poco indietro, non si è ancora trovato un materiale (spero di smentirmi) integrato a qualche forma di tegola, trasparente o no, che copra realmente il 100% del fabbisogno elettrico di una casa, ma per quanto riguarda la produzione di acqua calda siamo abbondantemente al di sopra della media.
 
I Tetti di rame KME studiati dalla TECU® ne sono un esempio, tra i vari in commercio, userò questi per spiegarvi come funziona il sistema che tra l’altro è garantito ed efficiente.
 
La superficie della lastra captante è stata pensata in modo che s’integrasse con il circuito dell’acqua calda sanitaria e/o l’impianto di riscaldamento a pavimento. La copertura del tetto di rame della Tecu® per esempio è costituita da lastre di rame di 6mm di spessore, è dotata di un sistema di tubi in rame sottomanto, e usa un liquido termovettore che facilita la captazione del calore solare.
 

Come funziona

 
Lascio direttamente la spiegazione del funzionamento ai tecnici della KME Italy e della TECU® Solar system:
 
Il funzionamento base del sistema prevede un circuito chiuso a circolazione forzata (c.primario: tubi di rame captanti-scambiatore di calore) che fornisce calore all’acqua sanitaria, messa in circolo attraverso il circuito secondario. Il fluido termovettore, infatti, scaldatosi a contatto delle superfici in rame, viene convogliato nella serpentina dello scambiatore, collocata all’interno del serbatoio di accumulo, sotto la spinta della pompa primaria del circuito, azionata da un dispositivo sensore quando c'è irradianza solare sufficiente.
 
Attraverso il percorso a serpentina collocato nella parte inferiore dello scambiatore, il fluido trasferisce il suo calore all'acqua sanitaria, contenuta nel serbatoio di accumulo, che viene inviata all’utenza sotto la spinta della pompa del circuito secondario. Dopo questo scambio termico il fluido termovettore, raffreddandosi, ritorna ai tubi in rame per essere nuovamente scaldato e ricominciare il ciclo. L'aspirazione della pompa primaria avviene dalla parte più bassa del serbatoio, permettendo di inviare in copertura il fluido termovettore alla minore temperatura possibile e, di conseguenza, mantenere il sistema alla più alta efficienza.
 
Tale processo continua finché tutta l'acqua all'interno del serbatoio non raggiunge la temperatura desiderata. 
La pompa del circuito primario si ferma automaticamente e si aziona la pompa del circuito idrico di distribuzione”.
 
La cosa che trovo comunque interessante è che la patina che con il tempo si forma sui Tetti di Rame non solo non causa problemi di impermeabilità al tetto ma aumenta, attraverso una curva discendente, la percentuale di irraggiamento riflesso migliorandone la performance.
Raggiunge una temperatura massima di 80°e l’impianto è garantito contro qualsiasi problema di stagnazione.
 
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