Vai al contenuto

Amianto, diverse tipologie e pericolosita’: perche’ affidarsi a professionisti nel settore

L’amianto, denominato anche asbesto, è quel materiale di origine minerale che, in passato, è stato ampiamente utilizzato soprattutto all’interno dell’industria moderna, in svariati settori. L’ampio utilizzo è stato concesso grazie alla struttura e all’aspetto del materiale stesso.

Infatti, si presenta con un aspetto fibroso e a struttura microcristallina; un’altra caratteristica risiede proprio nelle sue fibre che, difatti, possono essere separate in filamenti sottili e durevoli, questo consente all’amianto di essere un eccellente isolante.

Inoltre, bisogna anche considerare ulteriori aspetti chimico-fisici che caratterizzano questo materiale, ovvero la notevole resistenza al calore, ma anche al fuoco e ad alcune sostanze chimiche. Tutti questi vantaggi che, prima che si scoprisse la sua pericolosità potevano essere considerati tali, hanno consentito all’amianto di essere utilizzato maggiormente rispetto ad altri materiali.

Ad esempio, il boom è stato registrato negli anni ’60, l’amianto è stato ampiamente utilizzato soprattutto nel settore dell’edilizia e questa preferenza su altri materiali si è mantenuta costante fino a buona parte di tutto il ventennio successivo, ovvero gli anni ’80.

Per quanto riguarda i principali depositi, purtroppo l’Italia si colloca sul podio accompagnata dal Brasile e dal Canada. È bene precisare, però, che esistono diverse tipologie di amianto, approfondiamole insieme.

Amianto, diverse tipologie

Come abbiamo appena detto, esistono diversi tipi di amianto. Tra questi rientrano:

  • Actinolite;
  • Amosite, chiamato anche “amianto blu”;
  • Antofillite;
  • Crisotilo, chiamato anche “amianto bianco”;
  • Crocidolite, chiamato anche “amianto blu” oppure “amianto azzurro”;
  • Tremolite

È importante precisare che tra queste tipologie quelle che presentano un pericolo maggiore sono la seconda tipologia e la quinta, rispettivamente l’Amosite e la Crocidolite. Infine, quando si parla di pericolosità, argomento che affronteremo a breve, è bene sottolineare che l’amianto, di norma, non provoca danni alla salute se lasciato intatto; il pericolo potrebbe presentarsi in tutte quelle situazioni in cui dovesse essere tagliato, forato oppure danneggiato. Per questo motivo è bene affidarsi a professionisti nel settore per procedere alla rimozione e allo smaltimento dell’amianto.

Per concludere questo paragrafo inerente ai diversi tipi di questo materiale, occorre specificare, perché a volte può succedere di confonderli, che esiste una differenza tra eternit e asbesto.

La differenza non è sostanziale ma, al tempo stesso, entrambi non sono interscambiabili. In particolar modo, l’eternit è il marchio registrato, appartenente alla società belga Etex, di fibrocemento, realizzato proprio a base di asbesto.

Amianto, pericolosità

Come detto in un paragrafo iniziale, l’amianto è stato utilizzato in modo intensivo nel settore edile a partire dagli anni ’60. Successivamente, però, sono stati condotti degli studi che hanno portato alla luce l’alto indice di tossicità provocato dalla polvere di asbesto.

Nonostante questa problematica, gli oggetti in eternit vennero prodotti fino al 1986. Bisognerà attendere il 1992 per concretizzare l’emanazione di una legge che ne ha vietato, difatti, sia l’importazione sia l’estrazione e sia la commercializzazione nel nostro Paese.

Invece, due anni dopo, nel 1994, è stata emanata un’altra legge che ha obbligato la rimozione dei manufatti contenenti amianto. Data la delicata operazione e vista la pericolosità qualora l’asbesto dovesse essere danneggiato in qualche modo, si rinnova la necessità di affidarsi a esperti nel settore per procedere.

Qualora, infatti, i prodotti contenenti amianto dovessero essere intaccati, si incorrerebbe nell’inalazione delle fibre sottili con conseguenti danni irreparabili al corpo umano: nel tempo si potrebbero contrarre malattie pericolose come asbestosi, mesotelioma, etc.

Chiama
Whatsapp