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Motori elettrici per barche: vantaggi e svantaggi

In quest’epoca di cambiamenti climatici e di politiche che provano ad andare sempre più verso la tutela ambientale, i motori elettrici sono stati pensati per rimpiazzare progressivamente quelli a combustione, offrendo prestazioni più sostenibili in termini di rumore, emissioni e comfort.

Non è un caso che oggigiorno siano diverse le realtà aziendali che stanno ponendo la loro attenzione sulla produzione di motori elettrici. Una di queste è la OME, un’azienda specializzata nella progettazione e nella produzione di motori elettrici in campo industriale (sito https://www.omemotors.it/).

In questo articolo però ci concentreremo soprattutto su una tipologia specifica di motori elettrici, ovvero quelli per la navigazione, adatti a spingere barche e gommoni. Quali sono gli svantaggi e i vantaggi? Prima di dedicarci a questa domanda è opportuno risolvere un altro quesito, il più banale: cos’è un motore elettrico?

Motore elettrico: spiegazione

Un motore elettrico è una particolare macchina elettrica, di solito rotante, che trasforma l’energia elettrica in ingresso, applicata ai morsetti di alimentazione, in movimento.

Una delle classificazioni con cui possono essere suddivisi i motori elettrici sono motore asincrono, motore sincrono, motore in corrente continua, motore in corrente alternata, motore monofase, motore trifase e motore passo-passo.

I vantaggi dei motori elettrici nautici

I motori elettrici, a differenza di quelli tradizionali a combustione, consentono di navigare nelle aree marine protette senza alcun limite, perché ecologici. Non lasciano tracce di idrocarburi, odori o fumi. In più, i motori elettrici sono silenziosi, una dote spesso sottovalutata ma che risulta sempre molto confortevole.

Sono disponibili poi motori sia nelle versioni entrobordo che fuoribordo. Efficienti a livello di prestazioni, hanno un’ottima autonomia e possono contare su più fonti di ricarica, tra cui la rete elettrica e il sole. Infine la manutenzione è drasticamente ridotta se non quasi nulla.

Gli svantaggi dei motori elettrici nautico

Nonostante gli aspetti positivi elencati sopra, sono presenti anche delle ombre che dovrebbero essere dissipate per rendere il tutto più attrattivo ed efficiente. In primo luogo, il prezzo generale, ancora molto alto rispetto alle barche tradizionali. Basti solo riflettere sul dato che una batteria con una discreta autonomia oscilla tra i 1000 e i 2000 euro per kWh.

Tra gli altri svantaggi bisogna tenere conto anche che i motori elettrici sono costituiti da accumulatori di energia il cui peso non è di certo trascurabile. Un altro aspetto negativo è il sistema di controllo del motore.

L’apparecchiatura, molto delicata e complessa, richiede una programmazione ad hoc con software appositi. E cosa significa tutto questo? Semplice, che il costo di questo sistema potrebbe essere anche maggiore del motore stesso.

Come abbiamo messo in evidenza anche nel paragrafo precedente, l’autonomia dei motori elettrici è buona, ma se si deve affrontare con serenità una navigazione a lunga distanza è meglio puntare su una formula ibrida (diesel/elettrica), oppure attrezzarsi in maniera dettagliata per ricaricare le batterie a bordo tramite pannelli solari o sistemi idroelettrici/eolici.

In definitiva è consigliabile, e auspicabile, una soluzione elettrica per imbarcazioni di piccole dimensioni, mentre per le barche di stazza importante (e quindi bisognose di una potenza elevata) qualche dubbio ancora rimane.

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