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 Il Riscaldamento

Tutti sappiamo che il benestare termico in un edificio dipende soprattutto dall’intensità dello scambio di calore tra l’uomo e l’ambiente circostante.

In un edificio questo avviene in primo luogo attraverso le temperature superficiali delle pareti, dei pavimenti e dei soffitti, e in secondo luogo, ugualmente importante, attraverso l’umidità relativa dell’ aria.

Da un buon impianto di riscaldamento dipende, non solo la temperatura, ma anche la qualità dell’aria. Quindi dal punto di vista dell’edilizia ecologica o bioedilizia che dir si voglia, un sistema di riscaldamento ideale deve possedere i seguenti requisiti:

  •     Sollevare poca polvere
  •     Non creare molta differenza tra la temperatura dell’aria e quella delle superfici.
  •     Evitare la monotonia termica, ossia dare la possibilità di avere differenti temperature in ambienti differenti.
  •     Non essere rumoroso.
  •     Consentire una facile manutenzione.
  •     Non compromettere in nessun modo la qualità dell’aria, che secondo l’edilizia ecologica riguarda sia la freschezza che l’umidità dell’aria come la non emissione di fumi e gas.
  •     Essere economico.
  •     Consumare il minimo di risorse non rinnovabili.
  •     Avere un alto rendimento (per legge 90% e oltre).

Quindi i sistemi di riscaldamento basilarmente in uso ai giorni nostri, appartengono a due categorie:

  1.     Sistemi che trasmettono il calore per radiazione (stufe, caminetti, sistemi di riscaldamento a pavimento, sistemi di riscaldamento a parete).
  2.     Sistemi che trasmettono calore per convezione ( termoconvettori, termoventilatori, pompe di calore) tutti quei sistemi che funzionano con fuoriuscita di aria calda.

Secondo i requisiti qui sopra elencati dall’edilizia ecologica, la trasmissione di calore per radiazione  è il sistema di riscaldamento più idoneo, anche se non dobbiamo dimenticare che anche i normali elementi di riscaldamento a parete, in parte funzionano per convezione.

Gli impianti termici di riscaldamento sono costituiti principalmente da tre componenti:

  1.     Il calorifero, ossia l’elemento che emette il calore.
  2.     Il sistema di distribuzione, cioè l’impianto che distribuisce l’elemento riscaldante (caldaia).
  3.     Sistema di regolazione (valvole termostatiche, cronotermostati etc.).

Il sistema di riscaldamento è detto “autonomo” quando serve ad un singolo utente e “centralizzato” quando funziona per il riscaldamento di più utenti. Nel secondo caso la legge prevede attualmente l’obbligo di un sistema di regolazione indipendente per ogni singolo elemento (valvola termostatica regolabile e lettore di consumo).

Soprattutto per la progettazione e la messa in opera di un sistema di riscaldamento centralizzato o autonomo a radiazione, raccomandiamo ai nostri lettori di consultare e utilizzare ditte idrauliche specializzate  e materiali di collaudata efficienza.

 

Approfondiamo l’argomento leggendo:

 

In questo modo saremo certi di scegliere l’impianto termico più adatto secondo l’edilizia ecologica, le necessità ambientali, la nostra salute e non ultimo…il nostro portafoglio.

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