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Dischi abrasivi lamellari: cosa sono e quando si usano

I dischi abrasivi lamellari sono accessori che si montano sulle smerigliatrici angolari; la tipologia di disco più adatta dipende dal materiale che ci si trova a dover smerigliare. Nel caso dei dischi lamellari si tratta di accessori abrasivi particolarmente robusti, che consentono di lucidare e smerigliare materiali metallici, come ad esempio l’acciaio inossidabile.

Come sono fatte le lamelle

I dischi abrasivi comuni sono costituiti da un sottile strato di carta, su cui viene incollato il materiale abrasivo. Questo è appositamente ridotto in polvere, disponibile in varie granulometrie: è così possibile usare il disco abrasivo su plastica, metallo, legno o anche sul vetro, ottenendo un risultato perfetto. Sono proprio le lamelle a rendere i dischi lamellari adatti all’abrasione di diversi materiali particolarmente duri, così come il materiale di cui sono fatte esse e l’abrasivo posto sulle stesse. Il posizionamento a lamelle sovrapposte, sul bordo del disco abrasivo, consente di ottenere un supporto molto resistente all’usura, cosa che permette di smerigliare anche l’acciaio inossidabile, senza che il disco stesso si rovini troppo rapidamente. Esistono in commercio anche dischi con lamelle posizionate in modo particolare, che consente di asportare ampie quantità di materiale a ogni passaggio.

Il materiale abrasivo

I dischi lamellari sono sostanzialmente prodotti proprio come la comune carta abrasiva. Solo che il supporto che sostiene il materiale abrasivo non è carta, ma fogli di nylon, spesso di cotone o di fibra di vetro, particolarmente resistenti. Di fatto però ogni singola lamella deriva da un foglio compatto di supporto, rivestito con un abrasivo in granelli. Visto che i dischi lamellari sono utilizzati per smerigliare materiali resistenti spesso l’abrasivo utilizzato è zircone, corindone o altri cristalli particolarmente adatti a svolgere il compito. Sulla carta abrasiva comune, quella anche nota come carta vetrata, l’abrasivo maggiormente usato è il vetro o l’ossido di alluminio. Più il materiale abrasivo è di granulometria fine e più il disco lamellare è adatto a lavorazioni di lucidatura e di finitura. Al contrario, una granulometria grossolana permette di rimuovere grandi quantità di materiale ad ogni passaggio.

Come si utilizzano

Dopo aver scelto il disco lamellare con la corretta granulometria e con il giusto materiale abrasivo, il professionista procede montandolo su una smerigliatrice elettrica o ad aria compressa. Si agisce avvicinando il disco in rotazione al materiale da smerigliare. L’angolatura da tenere sul materiale modifica il risultato finale, è quindi una lavorazione delicata, che va svolta con attenzione. Ricordiamo anche che un disco lamellare con i bordi rovinati o usurati non va utilizzato; durante la lavorazione è infatti possibile che si stacchino dei pezzi, cosa che rende l’attività particolarmente pericolosa. Oltre a questo è sempre bene leggere sul disco la velocità massima di esercizio, oltre che indossare regolarmente i corretti dispositivi di protezione individuale, quali guanti, occhiali ed eventualmente un grembiule per la protezione delle gambe. Durante le attività di smerigliatura è infatti possibile produrre piccole scintille e minuscoli frammenti di materiale, che vengono sparsi attorno alla sede di lavorazione. Tali detriti possono risultare pericolosi per soggetti non opportunamente protetti. I dischi lamellari vengono utilizzati anche per le lavorazioni in marmo, quindi se vi trovate nella capitale e avete bisogno di questo servizio, vi basterà rivolgervi ad un marmista Roma per tutte le informazioni.

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