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Come si ottiene

Il vetro cellulare si ottiene dal vetro chimicamente puro.

Macinato, viene aggiunta polvere di carbonio e, attraverso un processo termico si provoca la formazione di un gas che espandendo la massa, dà vita alla conosciuta “struttura alveolare”, caratteristica dei materiali termoisolanti minerali.

La materia prima si espande circa tra gli 8 e 9 volte il suo volume, poi viene sottoposto ad un lento processo di raffreddamento.
L’apparenza finale del vetro cellulare è di un blocco di schiuma rigida di colore grigio scuro, la cui struttura alveolare può essere aperta, ossia i buchi che si creano sono comunicanti tra loro, o chiusa dove non comunicano, dipendendo dall’agente schiumante usato.

 

 

fig 1: struttura  alveolare aperta e relativo pannello al lato (notare gli strati incollati uno su l’altro)

 

 

 

 

fig 2: struttura alveolare chiusa, al lato blocco di vetro espanso.

 

 

 

 

 

 

 


fig. 3: Nuovo materiale, combinazione delle due strutture alveolari (chiusa e aperta) vetro cellulare espanso

 

 

 

 

 

 

 

Dove si usa

Il vetro cellulare è molto resistente agli agenti atmosferici, chimici e biologici quindi viene usato dal personale edile specializzato soprattutto all’esterno per :

  •     Tetti piani;
  •     Isolamento perimetrale lungo le pareti;
  •     Sotto i plinti di fondazione ( a contatto con la terra);
  •     Negli ambienti umidi (scantinati);
  •     Come rivestimento isolante di tubazioni e di serbatoi. Il vetro cellulare non inumidisce con l’acqua di consensa.

Sono stati realizzati ultimamente esperimenti di riciclaggio di vetro dei tubi catodici delle vecchie televisioni dai quali è uscita un interessantissimo vetro schiuma ad alta densità, ancora in fase di sperimentazione.

Come si usa

Quando si acquista in pannelli di vario spessore, la successiva lavorazione viene eseguita con seghe manuali da personale edile specializzato a seconda delle necessità.

In commercio si trova anche il vetro espanso, materiale termoisolante simile in aspetto e caratteristiche all’argilla espansa, di diversa granulometria, il quale viene usato tramite la macchina da insufflaggio.


fig. 4 :
Vetro espanso in varie granulometrie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parliamo della necessità di personale edile specializzato perché:

  •     durante la fase di taglio dei pannelli fuoriesce un acido non pericoloso ma dall’odore putrido,
  •     le fasi di incollaggio si fanno con sostanze bituminose o sintetiche che contengono solventi,
  •     il vetro cellulare è suscettibile alle sollecitazioni meccaniche durante la fase di montaggio, bisogna quindi montarlo con attenzione.
  •     Il vetro espanso ha bisogno dell’uso esperto della macchina da insufflaggio e di muratori per i fori e ricostituzione dell’intonaco

Pregi e difetti secondo l’edilizia ecologica

  •     è imputrescibile,
  •     è incombustibile,
  •     resistente alle intemperie e alla compressione,
  •     non assorbe l’umidità, nemmeno l’acqua di condensa,
  •     è riciclabile e riutilizzabile quando non incollato con sostanze bituminose, o sintetiche,
  •     non contiene gas nocivi per l’ozono,
  •     i pannelli impediscono la penetrazione del radon

Veniamo ai difetti dal punto di vista dell’edilizia ecologica:

La produzione del vetro cellulare richiede molta energia, il problema principale sono le sostanze con le quali lo si incolla strato su strato, non il materiale termoisolante in se, che rendono difficile il riciclaggio del materiale, ossia le sostanze bituminose e sintetiche che esalano solventi e rendono impossibile un eventuale riutilizzo del materiale. Se devi smaltire vetro di questo tipo devi rivolgerti a ditte professionali, in grado di trattare secondo normativa e nel rispetto dell’ambiente questa tipologia di rifiuto.

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