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Argilla espansa

Come si ottiene

Anche l’argilla espansa appartiene alla categoria dei termoisolanti di origine minerale.

Per ottenere l’argilla espansa si usa un impasto di argilla e olio (lubrificante) e, attraverso un processo termico ad alta temperatura che si chiama “sinterizzazione”, si formano le sferette che tutti conosciamo.

Questo procedimento rende l’argilla espansa molto resistente alla compressione, il che come sanno bene i muratori è un grande vantaggio nella preparazione di massetti calpestabili. Le conferisce inoltre la leggerezza (facile trasportabilità), il che non è poco per il personale di opera che lavora nei cantieri edili, né per quanto riguarda il costo del trasporto.

Non si può definire l’argilla espansa un vero e proprio materiale termoisolante, ma ha il grande vantaggio di essere poco igroscopica, ed è pertanto un ottimo materiale isolante da usare in luoghi umidi, in prossimità della terra per esempio.

Dove si usa

In forma sfusa, all’interno delle intercapedini, pavimenti, sottotetti, massetti calpestabili.

Viene aggiunta come inerte nei calcestruzzi, nei blocchi di calcestruzzo alleggeriti, lastre prefabbricate, per migliorarne le caratteristiche termiche e di leggerezza.

E`utilizzata nella fabbricazione di laterizi refrattari, per la costruzione di camini e stufe.

Pregi e difetti dal punto di vista dell’edilizia ecologica e impatto ambientale

  •     Non è attaccabile da insetti o muffe (imputrescibile);
  •     È un prodotto incombustibile, in caso di fuoco non emette fumi ne vapori tossici;
  •     E`inalterabile nel tempo, anche in presenza di condizioni atmosferiche estreme;
  •     E`abbondantemente disponibile in natura;
  •     E`riutilizzabile e smaltibile in comuni discariche per inerti;
  •     Non essendo di origine vulcanica non emette radon, né altro tipo di emissioni dannose per gli abitanti

Questi, oltre a un costo ben contenuto, sono i pregi, vediamo ora quali sono le condizioni contrarie secondo la bioedilizia o “edilizia ecologica”, cominciando dalle cave di estrazione dell’argilla.

  •     Le cave di argilla, normalmente a cielo aperto e in collina, hanno un impatto ambientale sensibile;
  •     Il processo di produzione richiede un grosso dispendio di energia (1200°C), che non può essere riposto in quanto l’argilla espansa è un prodotto incombustibile.
  •     Durante la produzione, dai lubrificanti usati, vengono emessi gas che devono essere abbattuti tramite filtri appositi.

 

fig.1                                                                             fig.2

 

fig.1: Blocco di argilla espansa

fig.2: Argilla espansa sfusa

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