I Materiali più comuni in Italia usati per opere di muratura sono:
- Laterizio
- Blocchi di calcestruzzo cellulare
- Blocchi di argilla espansa
- Pietre naturali
- Terra cruda
- Il Legno
- Le Malte
- La Paglia
Laterizio
I laterizi crudi, in cotto o terracotta seguono l’evoluzione umana attraverso i secoli, gia 6000 anni a.C. troviamo i mattoni crudi nelle zigurrat Babilonesi, la stessa parola “laterizio”, di origine romana indicava nella sua espressione : opus latericium un muro di mattoni , inizialmente triangolari, inseriti nel cementizio. Cosí il bisogno di ricoprire e impermeabilizzare i tetti ha da subito dato origine alla tegula, parola che deriva dal verbo tegere per l’appunto: coprire. Con il passare del tempo il mattone romano, ha assunto la forma odierna e, cosa curiosa, anche se al giorno d’oggi troviamo in commercio forme e dimensioni tra le più disparate, dall’età imperiale ad oggi, le misure classiche dei mattoni sono rimaste quasi le stesse.
Il laterizio la cui materia prima è l’argilla, abbondantemente disponibile in quasi tutte le regioni italiane, è un materiale diciamo sufficientemente sostenibile.
Dal punto di vista della Bioedilizia questi sono i pro e i contro
Pro:
- Essendo presente un pó d’ovunque non ha bisogno di grande consumo di energia per il trasporto.
- Ha delle buone caratteristiche igrotermiche: ossia una propria temperatura interna in grado di evitare l’umidità superficiale e la condensazione tra gli interstizi.
- Nella demolizione può essere frantumato e riutilizzato per la costruzione di sottofondi di strade o per elementi speciali, canne fumarie ecc
- Il suo smaltimento nelle discariche per inerti non comporta problemi.
Contro:
- Esige una cottura tra i 900 e i 1200°C, quindi un alto dispendio di energia, ancora più alto per il laterizio porizzato e per il clinker (laterizio molto resistente quasi vetrificato, molto in uso nel Nord Europa).
- Alcuni tipi di argilla presenti nei laterizi sono leggermente radioattivi anche se non sufficientemente da compromettere la salute degli abitanti o dei muratori che li manipolano.
Laterizi per murature portanti e di tamponamento (tompagno)
Mattoni pieni:
Esistono due tipi di mattoni pieni che hanno differente impasto e precisione della forma:
- la prima è il mattone pieno per strutture murarie o da intonacare;
- la seconda é il mattone da “paramento”per struttura a vista.
Mattoni pieni | Standard | Tradizionali Lombardi | Tradizionali Emilia |
---|---|---|---|
5,5 x 12 x 25 cm | 6 x 11 x 23 cm | 5,8 x 14 x 28 cm |
Mattoni semipieni:
La foratura può variare dal 15 al 45% dell’area, anche qui vengono prodotti in due tipi:
- mattone semipieno normale : stesse misure dei mattoni pieni
- mattone semipieno a blocco (doppio mattone): 12 x 12 x 25 cm circa , ma in commercio esistono anche altre misure.
Blocchi semipieni:
foratura che varia dal 15 al 45% dell’area.
Blocchi forati:
foratura che varia dal 45 al 55% dell’area.
Blocchi semipieni e forati | Blocco Standard | Mezzo blocco | Altra dimensione | Altra dimensione |
---|---|---|---|---|
30 x 30 x 19 cm | 14,5 x 30 x 19 cm | 30 x 25 x 19 cm | 30 x 45 x 19 cm |
Blocchi in Laterizio alleggerito o porizzato:
Le dimensioni di questi blocchi sono le stesse di quelli in normale laterizio. Questi blocchi vengono usati per la costruzione di muri perimetrali portanti e muri di tamponamento (ossia muri perimetrali non “portanti”, riempitivi di un telaio armato). La resistenza, le caratteristiche termoisolanti, l’inerzia termica e la permeabilità al vapore di questi blocchi è aumentata dal fatto che hanno all’interno dell’impasto dei piccolissimi vuoti, non comunicanti tra loro, che si creano durante la cottura aggiungendo all’argilla; perlite, segatura, granulato di polistirene o addirittura sansa di olive.
Vengono prodotti blocchi di tipo “liscio”e blocchi a “incastro”, questi ultimi sono adatti alla realizzazione di muri portanti anche in zone sismiche.
Pro:
- Aumento della resistenza
- Migliori caratteristiche termoisolanti
- Inerzia termica (ossia ciò che determina la capacità dei materiali di attenuare e ritardare l’ingresso in ambiente dell’onda termica dovuta alla radiazione solare)
Contro:
- Energia usata per la cottura troppo dispendiosa
- Emissione di gas durante la cottura (con eccezione della perlite) che devono essere trattenute da filtri o abbattute termicamente in impianti speciali.
Laterizi per muri di tamponamento (non portanti):
Tramezze:
le Tramezze sono elementi di laterizio leggeri che hanno una foratura superiore al 60% dell’area. In commercio ne esistono di vari formati, riportiamo qui sotto le dimensioni standard:
4 fori | 4 fori | 10 fori | 6 fori |
---|---|---|---|
5,5 x 1 x 25 cm | 8 x 12 x 25 cm | 8 x 25 x 25 cm | 10 x 15 x 30 |
Laterizi per tetti e solai:
Tavelle e Tavelloni:
Laterizi particolari, che vengono usati nella costruzione di tetti e solai (vedere disegno in basso).
Spessore | Larghezza | Larghezza | |
---|---|---|---|
Tavelle | 3-4 cm | 25 cm | da 50 fino a 100 cm |
Tavelloni | 6 cm | 25 cm | da 80 fino a 100 cm |
8 cm | 25 cm | da 100 fino a 120 cm |
Pignatte:
Altro tipo di elementi (vedere disegno in basso) di forma particolare usate nella costruzione di tetti e solai.
Larghezza in cm | Altezza in cm | Lunghezza in cm |
---|---|---|
33 | 12 16 20 24 | 25 |
40 | 12 16 20 24 | 25 |
50 | 12 16 20 24 | 25 |
Laterizi per copertura di Tetti:
Per la costruzione e realizzazione o anche solamente il restauro di tetti con Tegole in cotto , sono presenti sul mercato molti tipi di laterizi per manti di tetto, singole, doppie e di varie misure, comunque le forme tradizionali di tegole per tetti in cotto sono queste:
- La tegola piatta o “romana” che è anche la più antica
- Il coppo, che si colloca alternato
- La tegola portoghese, che combina il coppo con la tegola piatta
- La tegola marsigliese di origine francese, a incastro
Altri Elementi per tetti in laterizio come i colmi e gli aereatori.
Clinker (o Klinker) – laterizio
I Clinker sono mattoni cotti ad altissima temperatura (1.100-1.300°C), è simile al grès per composizione.
È chiamato Klinker anche uno dei componenti base del cemento Portland (95% di clinker).
Anche qui vediamone insieme i pro e i contro secondo i principi della Bioedilizia.
Pro:
- Superficie densa e poco igroscopica;
- Resistenti alle intemperie e al gelo;
- Buoni per rivestimenti e pavimentazioni interni ed esterni;
- Resistente alle abrasioni e all’usura.
Contro:
- La produzione richiede un altissimo consumo di energia (1.730 kWh/m³).
- Costo (in termini di energia) del trasporto dalle cave agli altiforni, elevato.
Seguiteci ancora consultando le voci riguardanti altri Materiali da edificazione:
Blocchi in Calcestruzzo cellulare
Blocchi in argilla espansa
Gesso e cartongesso
Pietre naturali
Malte
Calcestruzzo (e calcestruzzo porizzato)
Legno e tanti altri ancora